sabato 27 gennaio 2007

Monteriggioni (SI)

STORIA:

Se si dovesse fare il nome del luogo che più di tutti gli altri riassume le caratteristiche del borgo medievale, la scelta probabilmente cadrebbe su Monteriggioni. La sua configurazione è, infatti, il più significativo esempio di "terra murata" di tutto il territorio senese e tra i maggiori dell'intera Toscana.
Questo borgo sorge a 25 chilometri da Siena, lungo la strada che un tempo era nota come la via Francigena. Fino al XIII secolo non esisteva come borgo, era soltanto una fattoria in collina di proprietà dei signori di Staggia. La Repubblica di Siena, però, intuì l'importanza della sua posizione e decise di acquistarla per costruirvi una roccaforte difensiva che fosse da ostacolo alle avanzate dei nemici Fiorentini. Era il 1203 e, dieci anni dopo, iniziarono i lavori per l'innalzamento della cinta muraria, conclusi nel 1219.

Le porte d'ingresso al borgo, tutt'ora esistenti, erano due:
Porta Romea o Porta Franca (a sinistra) rivolta a Oriente verso Siena,
e Porta San Giovanni o Porta Fiorentina dalla parte opposta, verso Firenze.
La fortificazione permise a Siena di mantenere il possedimento di Monteriggioni ma non fermò naturalmente i tentativi di assalto fiorentini. Il primo di questi ebbe luogo nel 1244, il secondo un decennio dopo e un terzo nel 1269. Ma il borgo riuscì sempre a resistere, creandosi la fama di fortezza inespugnabile. Per circa tre secoli, poi, non si hanno notizie di ulteriori combattimenti, che invece ripresero nel Cinquecento con un nuovo attacco inferto da Firenze e vittoriosamente respinto. Un destino che si ripetè nel 1526 quando ad attaccare fu l'esercito pontificio, alleato dei Fiorentini. Il borgo forse mai sarebbe caduto se a determinarne la sconfitta non fosse intervenuto un tradimento: quello del capitano Giovannino Zeti, che il 27 Aprile 1554, per un tornaconto personale, cedette la fortezza a Firenze senza nemmeno combattere.

Monteriggioni passò poi al Granducato dei Medici, per essere venduto nel corso dei secoli a varie famiglie senesi: dai Golia, ai Batta, ai Visconti, ai Fabbroni, ai Daddi e, nel 1704, agli Accarigi, l'ultimo discendente dei quali passò il vitalizio alla famiglia Griccioli (ancora oggi proprietaria di alcuni possedimenti nelle campagne del circondario). Oggi all'interno dell'antica cerchia muraria, secondo l'ultimo censimento, vivono 43 persone. Un paradiso dove sembra che il tempo abbia mantenuto i ritmi lenti di un passato lontano, immerso nei colori del paesaggio senese, che regalano a questo angolo di Toscana un'atmosfera unica.

DA VEDERE:

Piazza Roma - L'unica piazza del borgo, alla quale si giunge da entrambe le porte di accesso. Lo spazio è stato lastricato negli anni Sessanta con pietre provenienti dalle vicine cave di Rosia, mentre in passato era privo di pavimentazione. Piuttosto ampia ed evocativa, all'estemità è circondata da giardini e orti coltivati ( molto importanti in passato per permettere la sopravvivenza della popolazione anche in caso di assedio) e vi si affacciano edifici che in gran parte sono stati adattati per ospitare i turisti.

Porta Romea - Sorge alla base di un torrione, all'esterno si può notare una targa con la seguente iscrizione: "Nell'anno del Signore 1213, indizione seconda, nel mese di Marzo al tempo del Signore Guelfo di Ermanno di Paganello da Porcari Podestà di Siena, del Signore Arlotto da Pisa, giudice oculato, e di Ildebrando di Usimbardo camerario di Siena, questo castello di Monteriggioni fu iniziato nel nome di Dio e quindi racchiuso completamente da mura con spese e lavori sostenuti in proprio dal popolo di Siena."

Porta San Giovanni - Si apre nelle mura ed è difesa da una delle torri del perimetro fortificato. In entrambe le porte è sicura la presenza delle saracinesche, ovvero spesse porte di legno ricoperte di ferro che venivano azionate tramite carrucole e infatti i due ingressi ancora oggi presentano i segni dei cardini e delle buche causati delle stanghe di chiusura. Sulla porta San Giovanni si possono anche notare i segni del rivellino, un'altra struttura difensiva di forma rettangolare collocata di fronte alla porta e anch'essa dotata di un ponte levatoio o di una seconda porta.

Pieve di Monteriggioni - Sulla piazza si affaccia la chiesa di Santa Maria Assunta, in stile misto romanico e gotico, costruita nel 1219. La chiesa presenta una singola navata molto ampia con volte a vela dove si possono tuttora notare il segno delle antiche capriate. La navata termina con un abside quadrato con volta a crociera, dove è collocato il coro ligneo risalente al XVI secolo. La facciata è policroma, costruita con travertino e pietra serena. Il portale è sormontato da un arco al di sopra del quale sono presenti decorazioni in laterizio. Il campanile risale al XVIII secolo, eretto dal Mecacci utilizzando materiale antico.
All'interno della chiesa si possono ammirare due tabernacoli del XV secolo, un quadro della Madonna di Lippo Vanni, un crocifisso ligneo e la campana donata alla chiesa dalla Repubblica di Siena nel 1298.

Cammino delle mura - E' possibile salire su alcuni tratti di camminamento, dal quale si apre una visuale mozzafiato del territorio circostante.

FESTE E TRADIZIONI:

Innanzitutto da ricordare a Luglio la Festa Medievale "Monteriggioni di torri si corona", ormai alla XIV edizione. Tutte le informazioni su http://www.festadimonteriggioni.it/

Poi, a Ottobre, in onore della Madonna del Rosario, protettrice di Monteriggioni, il borgo accoglie gli ospiti per una grande festa: nella piazza antistante la chiesa, tra bancarelle che espongono prodotti artigianali, terrecotte e ceramiche locali, mentre i residenti offrono le specialità enogastronomiche del posto, tra cui le caldarroste.

La sera della Vigilia di Natale si svolge invece una fiaccolata. Ai partecipanti vengono distribuite fiaccole che illuminano il corteo mentre procede verso la vicina abbazia di Badia Isola, nella quale viene celebrata la Santa Messa. In occasione di questa fiaccolata le mura del castello vengono interamente illuminate da fiaccole a petrolio.

LINK UTILI:

http://www.comune.monteriggioni.si.it/

http://www.monteriggionicastle.com/




giovedì 4 gennaio 2007

Cavalcata dei Magi - 6 Gennaio


Fin dal 1417 è documentata l’esistenza di una compagnia o confraternita di laici, intitolata ai Santi Re Magi, che aveva fra i suoi compiti quello di organizzare con periodicità triennale (dal 1447 ogni cinque anni) una festosa rappresentazione, detta appunto “Festa de’ Magi”, durante la quale veniva fatta sfilare per le vie cittadine la cosiddetta “Cavalcata dei Magi”. Questa era composta da tre diversi cortei, che si riunivano davanti al Battistero e proseguivano uniti fino alla Basilica di San Marco, dove con canti e preghiere veneravano Gesù Bambino.
Della Compagnia dei Magi, detta anche “La Stella”, fecero parte i maggiori componenti della famiglia dei Medici. L’affresco di Benozzo Gozzoli, commissionato da Cosimo il Vecchio nel 1459 per la cappella del suo palazzo di via Larga, offre la più celebre testimonianza visiva della “Cavalcata”, nella quale compaiono i membri della famiglia, compresi Giuliano e Lorenzo. La Compagnia pagò probabilmente questo legame con la soppressione, avvenuta subito dopo la cacciata dei Medici da Firenze nel 1494.

In seguito, anche la Cavalcata dei Magi perse vigore fino ad essere abbandonata. L’iniziativa dell’Opera del Duomo, in collaborazione con l’Associazione “Il Fiorino” e sotto l’auspicio dell’Arcidiocesi fiorentina, contribuisce quindi a far rivivere una delle espressioni più gioiose e vitali della Firenze rinascimentale. Da quando è stata ripristinata, la rappresentazione è diventata una delle maggiori rievocazioni dell’Epifania a livello nazionale, grazie anche al fattivo coinvolgimento dei gruppi folcloristici del Comune di Firenze e degli altri Comuni della Toscana che, attraverso le loro associazioni di figuranti a piedi e a cavallo, hanno ampliato ed impreziosito la manifestazione.

Oggi la Cavalcata, costituita dai Magi e da un corteo di figuranti, parte da piazza Pitti nel primo pomeriggio del 6 gennaio, e dopo aver attraversato il Ponte Vecchio, arriva a piazza della Signoria, unendosi ai Bandierai fiorentini. Il corteo prosegue per via Calzaiuoli fino a raggiungere piazza del Duomo, dove i Magi presentano le offerte a Gesù Bambino nel Presepe vivente allestito sul sagrato di S. Maria del Fiore. Dopo la lettura di un passo del Vangelo di Matteo (2, 1-12) e i saluti dell’Arcivescovo di Firenze e del Presidente dell’Opera, si svolge la festa dei bambini della Diocesi.