venerdì 21 agosto 2009

Galileo. Immagini dell'universo dall'antichità al telescopio


Le prime scoperte celesti di Galileo risalgono esattamente a 400 anni fa e in questo 2009, che le Nazioni Unite dedicano alla ricorrenza, Firenze rende omaggio all’epopea umana e intellettuale di uno dei suoi figli più geniali con una mostra ricca e spettacolare a Palazzo Strozzi dal 13 marzo al 30 agosto 2009: Galileo. Immagini dell’universo dall’antichità al telescopio.

Il viaggio nel tempo e nello spazio che l’esposizione propone inizia con le visioni mistiche e poetiche dell’antico Egitto e della Mesopotamia; prosegue con le cosmogonie greche caratterizzate dalle geniali sfere omocentriche di Eudosso, attraversa le architetture planetarie di Tolomeo e dell’astronomia araba, rievoca le rielaborazioni cristiane e approda alle tesi eliocentriche di Copernico che ispirarono Galileo e Keplero,gli studiosi che offrirono un contributo determinante all’affermazione definitiva, con Newton, della nuova concezione dell’universo.


Arricchito da applicazioni multimediali e suggestivi filmati divulgativi, questo percorso è illustrato da reperti archeologici, strumenti scientifici di eccezionale bellezza e ingegnosità, atlanti celesti, disegni, dipinti (spettacolari affreschi pompeiani inediti, oltre a Botticelli, Rubens, Guercino), sculture, preziosi codici miniati e straordinari modelli cosmologici funzionanti realizzati per la circostanza. Tra gli oggetti più spettacolari il monumentale arazzo astronomico di Toledo, l’Atlante Farnese, il misterioso dipinto Linder Gallery Interior esposto per la prima volta e il cannocchiale di Galileo.

La mostra si addentra anche nell’universo delle paure e speranze del genere umano, descrivendo i rapporti tra astronomia e astrologia, le relazioni che l’immaginazione da sempre suggerisce tra le configurazioni degli astri, da un lato, e il potere, la musica, la medicina, la formazione del carattere e delle inclinazioni, fino al fascino straordinario che la cosmologia ha esercitato sull’architettura e sull’arte, dall’altro.


Firenze Palazzo Strozzi 13 marzo-30 agosto 2009


Orario:
Tutti i giorni 9,00 - 20,00

Giovedì ore 9,00 - 23,00



INTERO €10,00

Maggiori di 65 anni, gruppi organizzati min. 15 persone, categorie convenzionate*, studenti universitari, diversamente abili, residenti a Firenze
€ 8,50

* CONVENZIONI
Soci Aci, FAI, Touring Club, possessori biglietti o abbonamenti ATAF, biglietti Trenitalia nazionali, internazionali o Eurail Italy Pass, titolari di tessera FMR Symposium, clienti Hotel Reservation, possessori biglietti Firenze Parcheggi,
Museo Casa Buonarroti, Basilica di Santa Maria Novella, Basilica di San Lorenzo, mostra Pisa Il cannocchiale e il pennello

Un adulto con almeno un minore, soci Coop, possessori biglietti Museo Horne, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, teatri dell’Associazione Firenze dei Teatri, Alitalia S.p.A.
€ 8,00

Dipendenti aziende Associazione Partners Palazzo Strozzi, clienti di Banca CR Firenze e Gruppo Intesa Sanpaolo, possessori Family Card Ikea
€ 7,50

Biglietto cumulativo per gruppi scolastici mostra e complesso di Santa Croce
€ 5,00

Ragazzi dai 7 ai 18 anni, gruppi organizzati studenti universitari, scuole primarie e secondarie, possessori MaggioCard. Tutti i martedì studenti universitari
€ 4,00

giovedì 16 luglio 2009

Cannone XVI secolo - Monteriggioni di torri si corona

Falcone della compagnia "La Cinquedea", del XVI secolo anche se alla fine del XV secolo se ne vedono già alcuni sul campo di battaglia

mercoledì 25 febbraio 2009

La Madonna del cardellino

La Madonna del cardellino è un dipinto ad olio su tavola di cm 107 x 77 realizzato nel 1506 circa dal pittore italiano Raffaello durante il suo soggiorno nel capoluogo toscano.

Il dipinto fu realizzato per Lorenzo Nasi, ricco commerciante di panni di lana, in occasione del suo matrimonio con Sandra Canigiari, donna appartenente all'alta borghesia di Firenze.
Nel
1547 l'opera fu ridotta in 17 pezzi a causa del crollo della casa in cui trovava collocazione, colpita dallo smottamento della collina su cui il palazzo poggiava. I frammenti furono recuperati e rimessi insieme. Del danno subito, scrive nel 1568 Giorgio Vasari: «Ritrovati i pezzi fra i calcinacci della rovina furono da Battista, figlio di Lorenzo, amorevolissimo dell'arte, fatti rimettere insieme in quel miglior modo che si potesse».

Dopo una serie di maldestri interventi di restauro ottocenteschi, l'opera è stata sottoposta a 9 anni di attento recupero, culminati in un ripristino presscohè totale del dipinto e della colorazione originale. Dopo la mostra di presentazione a Palazzo Medici Riccardi, conclusa il 1 Marzo 2009, adesso la Madonna del cardellino trova nuovamente il suo giusto spazio all'interno della Galleria degli Uffizi